Immagine di copertina: silviarita da pixabay
“Da sempre mi capita di avere problemi intestinali prima di un giorno importante. Situazione bella o brutta che fosse, io sentivo l’intestino parlare.
Ora è ancora così, ma almeno il dottore mi ha spiegato che sono più sensibile ai momenti stressanti perché ho un’IBD..”
M, 28 anni
Cosa ha a che fare l’intestino con lo stress?
Come mai quando sono agitato/a ho difficoltà digestive ed altri problemi intestinali?
E’ davvero possibile che ciò che accade a livello emotivo abbia delle conseguenze fisiche?
Abbiamo visto in precedenza come lo stress diventi dannoso quando si cronicizza, e come possa condurre in questo caso ad una serie di disturbi a livello fisico (Cos’è lo stress, clicca qui per leggerlo).
La ricerca scientifica negli anni sta dimostrando sempre più il legame esistente tra stress e disturbi gastrointestinali (1, 2): lo stress è un fattore di rischio per lo sviluppo e per la riacutizzazione delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, della sindrome dell’intestino irritabile, dell’ulcera peptica e del reflusso gastroesofageo (1).
Possiamo considerare l’intestino come se fosse il nostro “secondo cervello” che risente del nostro modo di vivere e di gestire le emozioni (questo aspetto verrà affrontato in un prossimo articolo).
Ma tramite quali meccanismi lo stress altera l’equilibrio intestinale?
Lo stress cronico porta ad una disregolazione del sistema immunitario; inoltre in situazioni di stress il nostro cervello produce un ormone, il fattore di rilascio della corticotropina (CRF), il quale causa il rilascio di fattori pro-infiammatori nell’intestino, altera l’equilibrio della flora batterica (microbiota) in esso presente, aumenta la percezione del dolore a livello intestinale e ne altera la motilità (1, 2). Questi meccanismi predispongono l’intestino all’infiammazione.
Inoltre nelle MICI si è osservata una diminuzione del funzionamento di un meccanismo che avrebbe la funzione di ridurre l’effetto infiammatorio sull’intestino, tramite l’azione del nervo vago; in queste patologie si verifica quindi un’alterazione dell’equilibrio tra meccanismi infiammatori e antinfiammatori (2).
Alcuni studi condotti su animali mettono in evidenza come eventi vissuti nei primi anni di vita portino a profonde modificazioni dell’asse ipotalamo – ipofisi – surrene (meccanismo che si attiva in situazioni di stress, v. articolo Stress e cervello) e nella regolazione della risposta immunitaria, con effetti fino all’età adulta. Ad esempio una separazione dalla madre nei primi anni di vita conduce ad un’iper – attivazione da parte dell’asse ipotalamo – ipofisi – surrene in situazioni di stress, e un’attivazione anomala del sistema che regola il rilascio della corticotropina (ormone dello stress) (2).
Vari studi condotti invece su esseri umani hanno messo in evidenza come le MICI siano influenzate da vari fattori psicosociali. Una ricerca ha dimostrato come la percezione di eventi stressanti sia correlata con la riacutizzazione sintomatica in pazienti con MICI: nello specifico, si è evidenziato che nei tre mesi precedenti alla riacutizzazione i pazienti avevano vissuto eventi di vita importanti, con alta percezione di stress e umore molto negativo (2).
Per concludere, si è visto come lo stress crei una serie di alterazioni e risposte nell’organismo che possono poi condurre ad un’infiammazione intestinale. Si può considerare come stress un evento percepito come minaccioso o pericoloso, evento verso il quale si sperimentano emozioni come ansia, paura, tristezza, rabbia, che si fatica a gestire. Si vedrà nel prossimo articolo come proprio la difficoltà nel gestire emozioni intense sia collegata ai disturbi intestinali, e come l’intestino possa davvero essere considerato come il nostro ‘secondo cervello’.
Dott.ssa Chiara Tumminello
BIBLIOGRAFIA:
1 – P.C. KONTUREK, T. BRZOZOWSKI, S.J. KONTUREK, STRESS AND THE GUT: PATHOPHYSIOLOGY, CLINICAL CONSEQUENCES, DIAGNOSTIC APPROACH AND TREATMENT OPTIONS, JOURNAL OF PHYSIOLOGY AND PHARMACOLOGY 2011, 62, 6, 591-599
2 – Bruno Bonaz, Charles Bernstein. Brain-gut interactions in inflammatory bowel disease.. Gastroenterology, WB Saunders, 2013, 144 (1), pp.36-49. .10.1053/j.gastro.2012.10.003.inserm-00745108.